Negli ultimi anni, l’allenamento funzionale è diventato il protagonista indiscusso del mondo del fitness. Qualsiasi programma di allenamento che incorpora elementi funzionali è diventato estremamente popolare e acclamato. Nei centri fitness di tutto il mondo, le persone stanno sperimentando allenamenti funzionali come il crossfit, il TRX, il boot camp e altri simili.
In questa ondata di entusiasmo, ho esaminato attentamente le caratteristiche principali e i punti di forza di questi allenamenti funzionali, cercando di capire come poterli introdurre con successo nel mondo del fitness acquatico. Le mie ricerche mi hanno portato a innamorarmi profondamente di questo approccio, e ora desidero condividere alcune delle mie riflessioni con colleghi ed appassionati.
L’allenatore funzionale seleziona i movimenti considerando la forma fisica e le specifiche esigenze degli allievi, con l’obiettivo di migliorare le condizioni muscolari, articolari e fisiologiche. Ogni sessione di allenamento diventa un contenitore ricco di varie scatole, ognuna contenente diversi esercizi.
La natura degli stimoli differenzia nettamente l’allenamento funzionale da quello tradizionale. Mentre l’allenamento tradizionale si concentra principalmente sui cambiamenti biochimici all’interno dei muscoli, l’allenamento funzionale mira a migliorare l’adattabilità del corpo, utilizzando uno sviluppo orizzontale delle capacità motorie.
Questo approccio promuove la capacità del corpo di sopportare e gestire sovraccarichi in modo più efficiente, migliorando al contempo i movimenti che coinvolgono il core. L’allenamento funzionale è finalizzato a migliorare la gestualità nella vita quotidiana e nelle attività sportive, amplificando l’adattamento a impulsi imprevisti e non prevedibili.
Per rendere l’allenamento funzionale efficace, è essenziale considerare ogni esercizio come parte di un dialogo interiore tra diverse parti del corpo, tutte coordinate e gestite dal core. Gli istruttori funzionali devono creare un contesto cinetico con una vasta gamma di schemi motori, utilizzando movimenti reali, integrati, multi-planari, multidirezionali, che richiedono accelerazione, stabilizzazione e decelerazione, tutti finalizzati al miglioramento del core e del sistema propriocettivo.
Gli schemi motori di base da utilizzare includono accovacciarsi, piegarsi, allungarsi, tirare, girarsi, spingere, camminare e gattonare. Queste azioni possono essere eseguite singolarmente o combinate in situazioni diverse, sia in diverse condizioni ambientali che con l’uso di attrezzature per il fitness.
L’acqua offre l’ambiente ideale per adattare questi principi al fitness acquatico. In acqua, a qualsiasi profondità, è possibile praticare ogni schema motorio di base, controllare ogni movimento tramite il core, integrare ogni azione muscolare in catene cinetiche con altre parti del corpo e muoversi in ogni direzione, sia orizzontalmente che verticalmente. Il sistema propriocettivo è costantemente coinvolto e stimolato.
È quindi possibile strutturare attività in acqua altrettanto interessanti e attuali seguendo questa nuova tendenza dell’allenamento funzionale. La responsabilità di noi tecnici è fondamentale in questo processo. Dobbiamo cogliere l’opportunità di coinvolgere nuovi segmenti di mercato e assicurarci di offrire contenuti di alta qualità che vadano oltre la moda passeggera, integrandoli in modo sinergico con gli approcci tradizionali.
Per riassumere, l’allenamento funzionale è una tendenza entusiasmante che ha trasformato il mondo del fitness. Nel fitness acquatico, possiamo adattare con successo questi principi, sfruttando l’ambiente unico dell’acqua. La chiave del successo è la professionalità degli istruttori e la loro capacità di creare esperienze di allenamento coinvolgenti e di alta qualità.
Andrea Gilardoni
Direttore Tecnico EuroEducation Aqua Italy